Prologo

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Mi fa: "Dal momento che esercita un'attività, ha l'obbligo di conformarsi alle normative vigenti."

"Un'attività?" ribatto "Ma quale attività? Quello che combino in studio, dovreste considerarlo un passatempo."

 "No, no! Non mi pare lo si possa giudicare uno svago, perché vi impegna tutto l'alloggio."

"E con ciò? Abito altrove, questi vani sono miei, e li uso come preferisco."

 "Ma lei che attività volge?"

"Nessuna!"

 "Vuol forse dire che si dedica esclusivamente a produrre delle cose qui dentro?"

"Esatto!"

 "Quindi, è il suo lavoro!"

"Assolutamente no! Torno a ripetere che non dovreste considerarlo tale, per il semplice motivo che non ci guadagno una lira."

 "Oh bella, allora di cosa vive?"

"Vivo di rendita, e se non fosse per questa mia - attività - le garantisco che starei economicamente molto meglio."

 "Credo di capire, tuttavia, resta comunque innegabile l'impiego di strumenti incompatibili con le norme di sicurezza."

"E va bene. Anche se non mi reputo pericoloso, ammetto di aver ecceduto nel fai da te ma, una volta arrivati a questo punto ditemi allora cosa devo togliere di mezzo, comunicatemi l'ammontare della contravvenzione, e facciamola finita al più presto che ho fretta di rimettermi all'opera."

 "Piano, piano. La informo che non sarà così semplice, perché le viene contestato il reato di aver adibito ad uso improprio una civile abitazione."

"Perché?! Per fare delle sculture c' è bisogno di un'officina?!"

 "Non saprei; la mia professione è quella del geometra, sono qui comandato a compiere un sopralluogo per conto della Procura della Repubblica di Forlì e le mie competenze non mi permettono di soddisfare la sua domanda però, nel caso non fosse stato avvertito, le faccio adesso almeno presente che, se l'avessi sorpresa a utilizzare illegalmente questi spazi, sarei stato tenuto ad informare i carabinieri della stazione locale, che avrebbero proceduto immediatamente al suo arresto."

"Arresto!?"

 "Sì! Arresto immediato."

 

*

 

Non capacitandomi della situazione, andai da un legale mio amico che si compiacque di illustrarmi delle procedure originalissime. "Va bene!" gli dissi "Ogni gioco ha le sue regole ma, un funzionario importante, un minimo di cultura dovrà pur averla. Vuoi che questo non distingua un laboratorio di scultura da una fabbrica clandestina di borsette? Per cui se gli scrivo e mi spiego, chissà che non receda."

 "Ma a chi?"

"Ma come, a chi?! Al Dottor Procurator Marcello Branca! A quello che mi incrimina, a chi altri, se no."

 "Ma tu sei matto! Tu vivi fuori dal mondo! Tu, allora, non hai la più pallida idea di cosa sia un Procuratore: un Procuratore legge solo la carta bollata, altro, che letterine."

"Uffa! Ma cosa vuoi che ne sappia io di procuratori! Come puoi immaginare che la cosa mi interessi! Di tutta questa storia, mi preme conoscere soltanto il finale."

 "E io! non posso anticipartelo, perché il diritto prende la forma dell'interpretazione di chi lo applica, e fare delle previsioni è praticamente impossibile."

"Ho capito" pensai "siamo alle solite."

 

*

 

Se la mattina mi sveglio di malumore, sprofondo in poltrona, accendo una sigaretta, guardo gli anelli di fumo e sto subito meglio. "Adesso, cosa faccio?" mi chiesi.

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